Open Government | Italia
L’open government in Italia
L’Italia ha una buona tradizione in materia di trasparenza e le prime policy sull’open government, che si concentravano sugli open data e la trasparenza, sono apparse nel 2012. L’impegno in materia di partecipazione e governo aperto è in crescita, con un ricorso sempre maggiore allo strumento delle consultazioni on line per l’elaborazione delle riforme normative.
A livello locale e regionale il panorama è molto disomogeneo e in rapida evoluzione: ci sono casi esemplari di piattaforme deliberative e di open government integrato che convivono con intere aree prive di connessione a banda larga. Il problema del divario digitale è infatti ancora fortemente invalidante.
Lo sviluppo
L’impegno italiano nell’ambito dell’e-government nasce negli anni ’90, quando i primi esperimenti di amministrazione digitale e community management a livello locale sono diventati un modello per l’intero Paese: insieme a uno sforzo generale per digitalizzare la burocrazia e migliorare la trasparenza dell’amministrazione (ancora in corso), in alcune città sono sorte esperienze interessanti di reti digitali al servizio delle pratiche partecipative. La prima policy sulla trasparenza è stata emanata nel 1990 e in seguito riformata per aumentare i poteri di monitoraggio dei cittadini sull’operato della pubblica amministrazione.
Durante gli anni 2000 l’e-government è stato concepito come strumento per ridurre la spesa pubblica e aumentare l’efficienza. Seguendo questi stessi criteri, open data e trasparenza hanno ottenuto un ruolo da protagonisti delle policy italiane, che conservano tuttora: il passaggio alle policy di open government è cominciato con la pubblicazione dell’Agenda Digitale italiana, nel 2012, quando il governo Monti ha chiarito l’importanza degli open data per lo sviluppo economico e della trasparenza per combattere la corruzione e attrarre investitori internazionali. La particolare rilevanza di questi temi nell’ordinamento italiano è visibile anche nella diffusione di piattaforme di open data a tutti i livelli di governance.
Molte città e alcune regioni hanno associato al miglioramento dell’e-government anche processi più partecipativi e collaborativi: per citare i casi più famosi, la Toscana e l’Emilia-Romagna sono state le prime a emanare le proprie leggi sulla partecipazione e a lanciare piattaforme di open government in grado di integrare open data, forum deliberativi e consultazioni pubbliche. Accanto a queste, diverse città hanno sviluppato una propria piattaforma per budget partecipativi e processi collaborativi A livello nazionale, la partecipazione e la collaborazione sono apparse solo nel 2014, con le prime consultazioni su alcuni progetti di riforma.
Il maggiore investimento economico italiano riguarda la digitalizzazione dei servizi pubblici, con l’intento di costruire un’infrastruttura unica per supportare database aperti e interoperabili, e per sostenere la diffusione della connessione a banda larga in tutto il Paese, dato che in molte aree rurali persistono gravi problemi di copertura.
Possibilità di crescita
Accesso all’informazione
Tutti i siti istituzionali fanno riferimento a regole nazionali per quanto riguarda il dominio, i contenuti, l’organizzazione e la responsabilità dei funzionari pubblici: ciò rappresenta un grande vantaggio per i cittadini alla ricerca di informazioni. Ciononostante, c’è ancora una situazione di digital divide, inteso sia come accesso alla tecnologia che come competenze digitali.
Trasparenza
Gli open data sono una delle principali aree di policy a tutti i livelli di governance, spaziando da dati finanziari fino a quelli demografici e riguardanti il patrimonio culturale. Inoltre, dal 2012 l’Autorità Anticorruzione ha preso il posto della precedente agenzia per il monitoraggio della trasparenza nel controllo delle policy e delle procedure, con l’intento di accrescere l’accountability.
Partecipazione
La partecipazione dei cittadini si svolge prioritariamente attraverso consultazioni on e off line, a volte associate con dibattiti faccia a faccia, in molti ambiti (i casi più importanti finora hanno riguardato la riforma della scuola, dell’etichettatura dei cibi, della Costituzione e della pubblica amministrazione). Sono tutte diverse l’una dall’altra rispetto alla procedura, al ministero di competenza, alla tempistica, alle modalità di risposta, al grado di influenza sulla policy finale, e alla piattaforma utilizzata; ciò riflette la mancanza di una chiara normativa sulla partecipazione.
Collaborazione
Le partnership pubblico-private sono promosse per investire nelle infrastrutture e nella fornitura di servizi di connessione. A livello nazionale la collaborazione con i cittadini e/o con le organizzazioni della società civile è molto rara ma in crescita: per esempio, le organizzazioni della società civile (compresi centri di ricerca come il CMDI) hanno partecipato alla stesura dei tre piani d’azione sull’open government, con sempre maggiori livelli di coinvolgimento e istituzionalizzazione. A livello regionale e locale la collaborazione è comunque una pratica più diffusa.
Le principali politiche italiane in materia di Open Government
Pubblica amministrazione
1990 – L. 241/1990 – Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi (ultima modifica nel 2016)
2014 – Agenda della semplificazione 2015-2017
2015 – L. 124/2015 – Deleghe al governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche (Carta della cittadinanza digitale)
Strategia digitale
2005 – D. LGS. 82/2005 – Codice dell’amministrazione digitale (ultima modifica nel 2016)
2008 – Piano e-gov 2012
2009 – Direttiva n.8/2009, siti web della pubblica amministrazione
2011 – Linee guida: Siti web della pubblica amministrazione
2012 – D. L. 83/2012 – Decreto crescita (Agenda digitale)
2012 – D. L. 179/2012 – Decreto crescita 2.0
2012 – Linee guida: Architettura per le comunità intelligenti (Agid)
2013 – D. L. 69/2013 – Decreto del fare
2014 – Linee Guida per la razionalizzazione della infrastruttura digitale della Pubblica Amministrazione
2014 – DPCM 24/10/2014 – Decreto Spid
2015 – Strategia italiana per la banda ultralarga
2015 – Strategia per la crescita digitale 2014-2020
Trasparenza
2006 – D. LGS. 36/2006 – Attuazione della direttiva 2003/98/CE relativa al riutilizzo di documenti nel settore pubblico
2010 – D. LGS. 32/2010 – Attuazione della direttiva 2007/2/CE, che istituisce un’infrastruttura per l’informazione territoriale nella Comunità europea (Inspire)
2011 – Vademecum Open data (Formez Pa)
2013 – D. LGS. 33/2013 – Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicita’, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni
2014 – Agenda nazionale per la valorizzazione del patrimonio informativo pubblico (Agid)
2014 – Linee guida nazionali per la valorizzazione del patrimonio informativo pubblico (Agid)
2016 – Linee guida Foia (Anac)
2016 – Linee guida Trasparenza (Anac)
Partecipazione
2012 – 1° Open government action plan
2014 – 2° Open government action plan
2016 – 3° Open government action plan
Riepilogo delle policy nazionali italiane
Policy documents | Regulations |
2008 – piano e-gov 2012 | 1990 – Nuove norme sul procedimento amministrativo (l. 241/1990) |
2009 – Direttiva siti web della pa | 2005 – Codice dell’amministrazione digitale (d.lgs. 7 marzo 2005, n. 82, ultima modifica 2016) |
2011 – Linee guida siti web della pa | 2006 – attuazione della direttiva Reuse (d.lgs. 24 gennaio 2006, n. 36) |
2011 – Vademecum Open data (Formez Pa) | 2010 – attuazione della direttiva Inspire (d.lgs. 27 gennaio 2010, n. 32) |
2012 – Architettura per le comunità intelligenti (linee guida dell’Agid) | 2012 – Decreto crescita (d.l. 22 giugno 2012, n. 83) |
2012 – 1° Open government action plan (Funzione pubblica) | 2012 – Decreto crescita 2.0 (d.l. 18 ottobre 2012, n. 179) – Agenda digitale italiana |
2014 – Agenda nazionale per la valorizzazione del patrimonio informativo pubblico (Agid) | 2013 – Decreto trasparenza (d.lgs. 14 marzo 2013, n. 33) |
2014 – Linee guida nazionali per la valorizzazione del patrimonio informativo pubblico (Agid) | 2013 – decreto del fare (d.l. 21 giugno 2013, n. 69) |
2014 – Linee guida infrastruttura ICT della pa | 2014 – Decreto Spid |
2014 – 2° Open government action plan (Pcm) | 2015 – Legge riforma pa – Carta della cittadinanza digitale (l. 124/2015) |
2014 – Agenda della semplificazione 2015-2017 | 2016 – decreto legislativo Foia (d. lgs. 97/2016) |
2015 – Strategia italiana per la banda ultralarga (Pcm) | |
2015 – Strategia per la crescita digitale 2014-2020 (Pcm) | |
2016 – Linee guida Foia (Anac) | |
2016 – Linee guida Trasparenza pa (Anac) | |
2016 – 3° Open government action plan | |
2017 – Linee guida sulla consultazione pubblica in Italia | |
2017 – Piano triennale per l’informatica nella pa 2017-2019 |
Policies per variabili e keywords
VARIABILI | KEYWORDS | POLICIES |
Settore pubblico | · Settore pubblico
· Riforma dell’amministrazione · Semplificazione amministrativa |
1990 – Nuove norme sul procedimento amministrativo (l. 241/1990)
2014 – Agenda della semplificazione 2015-2017 2015 – Legge di riforma della pa (Carta della cittadinanza digitale) |
Strategia digitale | · e-government
· e-service delivery · agenda digitale · amministrazione elettronica |
2005 – Codice dell’amministrazione digitale (d.lgs. 7 marzo 2005, n. 82, ultima modifica 2016)
2008 – Piano e-gov 2012 2009 – Direttiva siti web della pa 2011 – Linee guida siti web della pa 2012 – Decreto crescita (d.l. 22 giugno 2012, n. 83) 2012 – Decreto crescita 2.0 (d.l. 18 ottobre 2012, n. 179) 2012 – Architettura per le comunità intelligenti (linee guida dell’Agid) 2013 – Decreto del fare (d.l. 21 giugno 2013, n. 69) 2014 – Linee guida infrastruttura ICT della pa 2014 – Decreto Spid 2015 – Strategia italiana per la banda ultralarga (Pcm) 2015 – Strategia per la crescita digitale 2014-2020 (Pcm) 2017 – Piano triennale per l’informatica nella pa 2017-2019 |
Trasparenza | · Open data
· Diritto d’accesso · Trasparenza |
2006 – attuazione della direttiva Reuse (d.lgs. 24 gennaio 2006, n. 36)
2010 – attuazione della direttiva Inspire (d.lgs. 27 gennaio 2010, n. 32) 2011 – Vademecum Open data (Formez Pa) 2013 – Decreto trasparenza (d.lgs. 14 marzo 2013, n. 33) 2014 – Agenda nazionale per la valorizzazione del patrimonio informativo pubblico (Agid) 2014 – Linee guida nazionali per la valorizzazione del patrimonio informativo pubblico (Agid) 2016 – Decreto legislativo Foia 2016 – Linee guida Foia (Anac) 2016 – Linee guida Trasparenza pa (Anac) |
Partecipazione | · Partecipazione civica / pubblica
· Democrazia deliberativa |
2012 – 1° Open government action plan (Funzione pubblica)
2014 – 2° Open government action plan (Pcm) 2016 – 3° Open government action plan 2017 – Linee guida sulla consultazione pubblica in Italia |
Collaborazione | · Collaborazione
· Partnership pubblico-privato |
L’open government nelle regioni italiane: le policy principali
Quasi tutte le regioni italiane hanno una propria agenda digitale; Basilicata, Calabria, Piemonte, Sicilia e Trentino-Alto Adige non hanno pubblicato un’agenda digitale ma hanno inserito i temi e gli obiettivi dell’agenda nazionale all’interno della Strategia di specializzazione intelligente (Ris3), che descrive la politica economica e l’uso dei fondi europei di sviluppo regionale (Fesr). Tutte le Ris3 contengono comunque riferimenti allo sviluppo del digitale (nelle imprese, nella pubblica amministrazione e nelle competenze quotidiane dei cittadini), come pilastro che sorregge tutte le azioni di politica industriale regionale.
Alcune regioni hanno introdotto delle proprie policy relative all’e-Government, alla trasparenza e alla partecipazione. Tuttavia, nei primi due casi le regioni si limitano ad implementare la normativa nazionale adattandola agli specifici contesti; nel caso della partecipazione le norme regionali superano quelle nazionali, rifacendosi direttamente all’articolo 118 della Costituzione, fondamento del principio di sussidiarietà orizzontale.
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I temi coperti dalle politiche regionali
Regione | Agenda digitale | Ris3 | Infrastrutture | Sviluppo economico | e-Government | Trasparenza | Partecipazione |
Abruzzo | x | ||||||
Basilicata | x | ||||||
Calabria | x | ||||||
Campania | x | x | x | x | x | ||
Emilia-Romagna | x | x | x | x | |||
Friuli-Venezia Giulia | x | x | x | ||||
Lazio | x | x | x | ||||
Liguria | x | x | |||||
Lombardia | x | x | x | ||||
Marche | x | x | x | ||||
Molise | x | ||||||
Piemonte | x | x | |||||
Puglia | x | ||||||
Sardegna | x | x | |||||
Sicilia | x | ||||||
Toscana | x | x | x | ||||
Trentino-Alto Adige | x | x | x | ||||
Umbria | x | x | x | x | x | ||
Valle d’Aosta | x | ||||||
Veneto | x | x |
Tabella riassuntiva: i temi coperti dalle policy regionali (N = 54)
L’open government nelle regioni italiane: le policy principali
Abruzzo
2014 – Agenda digitale Abruzzo
Basilicata
Calabria
Campania
2016 – Delibera 192/2016: la regione in un click e carta della cittadinanza digitale campana
2016 – Agenda digitale: Campania Felics (delibera 676/2016)
Emilia-Romagna
2011 – Patto per la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva
2014 – Piano degli interventi per la semplificazione PA digitale 2014
Friuli-Venezia Giulia
2011 – Legge regionale 18 marzo 2011, n. 3: Norme in materia di telecomunicazioni
2014 – Legge regionale 17 aprile 2014, n. 7: Disposizioni in materia di dati aperti e loro riutilizzo
Lazio
2015 – Agenda digitale Lazio
Liguria
2015 – Strategia digitale Liguria
Lombardia
2012 – Legge regionale 7/2012: Misure per la crescita, lo sviluppo e l’occupazione
Marche
2013 – Agenda digitale Marche
2015 – Crescita digitale
Molise
2014 – Agenda digitale Molise
Piemonte
2016 – Strategia per la specializzazione intelligente del Piemonte
Puglia
2014 – Agenda Digitale Puglia 2020
Sardegna
2015 – Deliberazione 49/2015: Agenda Digitale della Sardegna
Sicilia
2015 – Strategia regionale dell’innovazione per la specializzazione intelligente 2014-2020
Toscana
2010 – Programma società dell’informazione 2011-2015 reti locali
2012 – Deliberazione 104/2012: Programma regionale per la promozione e lo sviluppo dell’amministrazione elettronica e della società dell’informazione e della conoscenza nel sistema regionale 2012 – 2015 (Agenda Digitale Toscana)
Trentino-Alto Adige
Provincia autonoma di Trento
2016 – Linee guida provinciali per la valorizzazione del patrimonio informativo pubblico
Umbria
2006 – Legge regionale 16/2006 (sussidiarietà orizzontale)
2010 – Legge regionale 14/2010: sui referendum, le petizioni e le consultazioni (ultima modifica nel 2016)
2011 – Legge regionale 8/2011, capo III: sviluppo dell’amministrazione digitale
2011 – Linee guida per l’attuazione della l.r. 8/2011, capo III
2013 – Legge regionale 31/2013: norme in materia di infrastrutture delle telecomunicazioni
2014 – Linee guida strategiche per lo sviluppo della Società dell’informazione 2013-2015 (Agenda digitale)
Valle d’Aosta
2014 – Piano pluriennale 2014-2018: Linee guida per l’agenda digitale in Valle d’Aosta
Veneto
2013 – Agenda digitale Veneto
Risorse
Terzo Piano d’azione sull’open government (Italiano – Inglese)
Strategia per la crescita digitale 2014-2020 (Italiano)
Strategia per la banda ultra-larga (Italiano)
Codice dell’amministrazione digitale (Italiano – versione consolidata)
Case studies
Partecipa – Portale di consultazione del governo italiano
Dati.gov – Portale open data del governo italiano
PartecipaMI – Piattaforma di partecipazione di Milano
Open Toscana – Piattaforma di open government della regione Toscana
ioPartecipo+ – Piattaforma di open government della regione Emilia-Romagna
Link utili
http://open.gov.it/ – pubblicato dal Dipartimento per la Funzione Pubblica per spiegare l’impegno italiano nell’Open Government Partnership
http://www.agid.gov.it/ – Sito ufficiale dell’Agenzia per l’Italia digitale
https://ec.europa.eu/digital-single-market/en/scoreboard/italy – Italian Digital Scoreboard, analizzata dalla Commissione Europea